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Cecconi Associati

Copertura Spazio Incontri

Architettura, paesaggio - Cultura

La singolare cornice naturalistica del parco si compone di delicati quanto straordinari equilibri ambientali; la presenza di essenze arboree anche rare, alberature ad alto fusto, radure, corsi d’acqua, specie animali di vario tipo, costringe il pensiero progettuale ad una necessaria condizione di rispetto degli assetti ambientali presenti.

Unico elemento a richiamare la presenza dell’uomo è la Villa che si contrappone alle linee morbide della natura circostante con le sue forme austere e lineari reclamando la propria indipendenza e autorevolezza sul contesto in cui risiede. Il progetto si propone semplicemente come uno scambio continuo tra natura e artifizio, tra materia e manufatto, tra luce e ombra; è attraverso queste silenziose metamorfosi che il progetto si inserisce delicatamente all’interno di uno spazio altrimenti dominato dalla natura, elemento completamente autonomo che trova il suo spazio tra gli interstizi dei rami di pino,  architettura silenziosa e silente capace di far piovere su se stessa così come “piove sui pini scagliosi ed irti” che la circondano. La matrice del progetto è stata dettata dalla disposizione degli alberi, una cattedrale naturale a tre navate che inquadra la Villa della Versiliana da un lato e il continuum del verde dall’altro. In questo contesto già spontaneamente disegnato si è deciso di intervenire con linee e gesti semplici che potessero dialogare con l’ambiente circostante e allo stesso tempo esserne assorbiti. Tre strutture sospese in legno lamellare si sviluppano longitudinalmente in direzione del palco e si inseriscono, slittando su se stesse in corrispondenza dei punti focali sottostanti, tra gli alti fusti degli alberi stagliandosi sotto le chiome dei pini secolari che si lasciano intravedere attraverso i vuoti dell’orditura lignea, anch’essa progettata con la stessa essenza come in un richiamo progettuale alla natura del luogo. Sotto, si genera uno spazio completamente libero e flessibile capace di ospitare le più disparate iniziative, dalla semplice attività di caffè alle iniziative culturali e artistiche. Un’area in attesa di essere plasmata a seconda delle esigenze contingenti, una spazialità che non preclude mai la vista della natura circostante al visitatore. Solo sei pilastri in acciaio brunito costituiti da coppie di profilati scatolari suggeriscono la presenza della struttura nell’area del Caffè; discreti in collocazione e dimensioni, i sostegni si alternano alla fisionomia degli alberi e sorreggono tre coppie di travi a cui sono ancorati gli estradossi delle tre navate di legno. Tutta la copertura risulta di fatto sospesa riducendo al minimo l’impatto ambientale e funzionale, una presenza costante e mai eccedente che non prevarica sul contesto ma, di contro, da questo trae la sua forza. Le intercapedini che si creano tra le travi in lamellare ospitano una serie di binari in alluminio per l’installazione di velari bianchi per l’ombreggiatura estiva e la protezione dagli agenti atmosferici. La nuova copertura dello spazio “Incontri al Caffè” risulta essere un elemento del tutto non invasivo e perfettamente inserito nel contesto del parco nonostante le notevoli dimensioni dettate dal programma funzionale. Il disegno lineare e sottile delle travi in legno, trattate con la tecnica dello Shou Sugi Ban, si inserisce rispettosamente tra gli alberi donando al parco più di quanto abbiano tolto.

Luogo

Marina di Pietrasanta (LU)

Concorso di progettazione – Quinto classificato

Prestazioni svolte

Progetto architettonico, progetto strutturale

Anno

2017

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